Giovanni Romagnoli, Ballerina con mazzo di fiori |
O quam te memorem
virgo…
Fèrmati sul gradino più alto della scala –
Chìnati su un vaso del giardino –
Tessi, tessi i raggi del sole nei capelli –
Stringiti i fiori al petto con dolorosa sorpresa –
Gettali a terra e vòltati
Negli occhi il risentimento fuggitivo:
Ma tessi, tessi i raggi del sole nei capelli.
Così avrei voluto che lui si partisse,
Così avrei voluto che lei addolorata si fermasse,
Così sarebbe partito
Come l’anima parte dal corpo lacero e ferito,
Come la mente abbandona il corpo che ha usato.
Dovrei trovare
Un modo leggero e abile come nessun altro,
Un modo che entrambi dovremmo comprendere,
Semplice e privo di fede come un sorriso e una stretta di mano.
Lei si voltò, ma con il tempo autunnale
Spinse la mia immaginazione per molti giorni,
Molti giorni e molte ore:
I suoi capelli sulle sue braccia e le sue braccia piene di fiori.
E mi chiedo come sarebbero potuti essere insieme!
Avrei dovuto perdere una posa e un gesto.
Talvolta questi pensieri ancora meravigliano
Mezzanotti tormentate e la quiete del meriggio.
T.S. Eliot reads ''La Figlia che Piange'' (Youtube)
La Figlia che Piange*
O quam te memorem
virgo ...
Stand on the
highest pavement of the stair—
Lean on a garden
urn—
Weave, weave the
sunlight in your hair—
Clasp your
flowers to you with a pained surprise—
Fling them to
the ground and turn
With a fugitive
resentment in your eyes:
But weave, weave
the sunlight in your hair.
So I would have
had him leave,
So I would have
had her stand and grieve,
So he would have
left
As the soul
leaves the body torn and bruised,
As the mind
deserts the body it has used.
I should find
Some way
incomparably light and deft,
Some way we both
should understand,
Simple and
faithless as a smile and shake of the hand.
She turned away,
but with the autumn weather
Compelled my
imagination many days,
Many days and
many hours:
Her hair over
her arms and her arms full of flowers.
And I wonder how
they should have been together!
I should have
lost a gesture and a pose.
Sometimes these
cogitations still amaze
The troubled
midnight and the noon’s repose.
*Titolo in italiano nel testo
Tratta da T.S. ELIOT, Poesie 1905/ 1920, prefazione e trad. di Massimo Bacigalupo, Newton
Compton, 1995.
Immagine: https://www.artepignato.blogspot.com
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