By: kasparhauser.net |
Aderenza
Raccolgo le ombre alla sera di lato a sciogliersi
dagli alberi in rami piegati e sparsi, nel sussurro
di luna tossica appesa al rovescio nelle striature
di cemento e terra, riemergono distici come tempi
morti nel verso un tratto attraversato dal
mancamento dal troppo per la pancia, al poco per
la parola, aderenza per le cose andate, un profilo
che ascolta sui vetri schiacciandosi la parola
nell'urlo e divaricandosi come un palmo in estasi
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Nude notti
la pelle si fa conca, quando mi pronunci verbo
mi sfilacci dalla parte più dolce, ed il polso
ti stringe la nuca nel basso e profumo, emana
ad ogni intreccio di ossa, quando a mani ampie
sei ghirlanda poi dai fianchi a salire, nelle spinte
e nelle ginocchia molli, dell'umido che si dispiega
sui rivoli di lenzuola stropicciate e nude notti
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mi hai portato fra le cose preziose,
fra le sedie e il muro
arrampicati sulle ossa entrambi, sugli spigoli, ora,
indispensabili al sapore,
tornarci utili dentro stanze grigie
rasoiate alla terra, solchi divampano,
riflettono le acque scure
a ciò che, crudeli diveniamo,
spiegazzando l'abito domenicale
di quei giorni in preghiera,
sbottonando i polsini per il caldo che manca
una fiamma al cielo
l'odore brulica sotto le narici
chicchi di perle a terra rotolano
come uno sventrarsi al sapore di cannella
un ramo secco nell'avanzo di una stagione
di freddi inverni inascoltati
By: kasparhauser.net |
Il tempo delle fragole
è questo il tempo delle fragole,
d'ombre cupe a saccheggiarti di parole,
di vimini intrecciati come lingue accese
e di fianchi umidi e danze acerbe
voragini di seta
di fiati unisoni
calde parole
infilate fra le ciglia
e quando il tramonto si fa largo
con la bocca piena di stelle,
tu mi accarezzi il ventre
ed io nuda
mi preparo alla pioggia battente
che la notte s'affanna a dirmi
mentre in burrasca
tu mi fai di rose
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Molto di me
molto di me rimane al vento, nei giorni a seguire
armando le palpebre verso la cima di foglie oblunghe
l'aria/brezza scorre sui margini, il tremore_
mi raggruma
e nella nudità di un polso
cerco la pace e il suo orlo più dolce
*
[la lingua fa l'amore con lo spazio: uno spazio che resta proibito anche quando lo si attraversa, ma che per questo è necessario calcare per incidere una falla nell'indicibilità.
(dalla prefazione di Donatella Vitiello)]
*Tutti i testi qui presentati sono tratti - in ordine sparso e secondo una scelta (tutta personale) dettata dal filo conduttore della corporeità, intesa sia come sensualità che come rapporto col proprio Io più intimo, aderente (appunto) al sentire/essere fisico e mentale - dalla raccolta ADERENZA, di Antonella Taravella, edita nel 2012 da Smasher nella collana Orme di poeti.
**Le immagini sono della fotografa CRISTINA RIZZI GUELFI
*** Altri lavori di Antonella Taravella nel suo blog:
https://nevertearusapart.wordpress.com/
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