Passaggio |
Da una torre che spiega i secoli ai passaggi sul mare la distanza è di quelle che gli occhi s'inumidiscono : meravigliati, perché così tanto (da vedere) in così poco (spazio).
Se ci s'incammina dal cuore di Pisa, dalla torre - conficcata come un pungolo di tempo ad angolo acuto tra tetti e cielo - seguendo l'Arno verso la foce, a Marina di Pisa, dove le radici del mare tentacolano in un abbraccio il fiume, se ci s'incammina. dicevo, senza fretta e col cuore in piena, se si lascia che siano gli occhi il naso, la pelle, i capelli, a registrar le impressioni, si viene sopraffatti dal Bello.
Il Bello che abbonda di verdi e arancio, di tinte irreali al tramonto, brumate di nebbie scoppiate dal cielo al mattino; tra un viandante in bicicletta e gli alberi incolonnati, fin dove le vie nette e lucide si confondono in un molo, e il saluto di un pescatore asciuga l'ultimo incantesimo e chiude il cerchio.
Graziano Ciacchini ( nato a Pisa nel 1969, residente a Pisa ) è di questi posti qui.
Crisalide |
La fabbrica del pesce |
Appartiene a queste longitudini all'apparenza non complesse.
Tali i suoi quadri, le geometrie che colpiscono gli occhi, le forme ''tese allo spasimo verso i cieli'' ( a dirla con T.S.Eliot ).
Tali le figure solitarie prestate dal blu - dalle sue profondità, dalle sue malinconie -; le isole pericolosamente vicine al limite del mondo - quasi fossero lasciapassare per universi paralleli ampi e lucidi (sogni di bimbo che nel sonno non lascia il suo gioco, sogni di uomo che butta un sasso a riva e lì si siede, aspettando) -.
Home by the sea |
Narrenschiff |
Domenica pomeriggio |
L'altra isola |
In tutto questo, in tutto quel che si nota e in quel che s'intuisce, nelle figure remote di Graziano, nelle sue isole e città ideali, ci sono le cadenze e i passi di queste geografie ; c'è l'impegno del mare a non farsi mai da parte, con le sue ironie a mezz'aria e i suoi gabbiani beffardi; discosta, in un angolo, c'è anche la torre, che non perde mai di vista nessuno, qui; c'è, infine, il viale alberato che da Marina porta a Pisa l'odore del Tirreno, le sue curve sporche di spuma, il verde dei campi, più indietro le montagne e la sua voce che sembra dire Resta, dove vai. Resta.
Alba Gnazi
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