Carlo Betocchi |
VAGONI - MANOVRA
( da '' Notizie di prosa e di poesia '' )
Spesso vi seguo in una rotta
fin dalla spinta iniziale
indecisa, nell'oscillamento
della curva, così eguale
a qualcosa di meno certo,
che è in me, della mia sapienza
nel condurmi per una vita
di sacrifici e di pazienza.
Il cigolio freme più alto
dell'anima, quando il silenzio
delle rotaie sospinge a fasci
me riluttante di là dell'assenso
che la mia anima seduce:
ma la speranza intrisa
di quel rotto movimento
di ferraglia che la conduce
tace, aspetta il suo momento:
anche, nella calura, la luce
dei monti il tedio assedia
dei vagoni che aspettano, il lamento.
E lo scontro del vostro
indeciso viaggio
spalanca la meta favolosa,
si spacca azzurrino in un passaggio
che ripercosso ci scuote. Sbianca
nell' attese eterne al sole che brucia
l'erba del piazzale che io guardo,
nessun altro s'indugia con me.
XVI
( da '' L'estate di San Martino '' )
Di questo parlar mio, che si frantuma,
so così poco come il terrazziere
sa della tazza ritrovata in cocci
entro il suo sterro: e qualche coccio ha un suo
quieto brillare, un poco spento
dalla terra, che ricorda altri giorni,
ed altre forme, anzi l'intera forma,
la genuina e perfetta,
sotto un sole che fu per un momento
al suo apogeo, e brillò sulle labbra
giovanili che bevvero, fresche
come prugne a settembre,
de' suoi colori, alle soavi nebbie
che li velavano: labbra,
tazza e bevanda ancora vive in questi
pochi frammenti; e il resto è sogno.
Carlo Betocchi (Torino, 1899 - Firenze, 1986 ).
Co -fondatore della rivista ''Il Frontespizio''.
Redattore de ''L'Approdo letterario''.
Autore di svariate raccolte poetiche, edite in tempi diversi da Vallecchi, Schwarz, Mondadori, etc.
Vincitore di importanti premi di poesia ( Premio Viareggio, 1955; Premio Feltrinelli Accademia dei Lincei, 1967 ).
Img : www.parcopoesia.it
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