Who I am

Alba Gnazi

Le parole sono una chiave e un ponte, un codice privilegiato e misterioso, un canto: leggo da quando ne ho memoria.
Ancorata alla Musica, trattengo chimere sotto le unghie e mi ricompongo nella luccicanza di gioie minute, a metà tra il surreale e la strada.
E di vagare non smetto.


lunedì 2 febbraio 2015

Il disertore, Boris Vian - Ivano Fossati




In piena facoltà,
Egregio Presidente,
le scrivo la presente,
che spero leggerà.
La cartolina qui
mi dice terra terra
di andare a far la guerra
quest'altro lunedì.
Ma io non sono qui,
Egregio Presidente,
per ammazzar la gente
più o meno come me.
Io non ce l'ho con Lei,
sia detto per inciso,
ma sento che ho deciso
e che diserterò.

Ho avuto solo guai
da quando sono nato
i figli che ho allevato
han pianto insieme a me.
Mia mamma e mio papà
ormai son sotto terra
e a loro della guerra
non gliene fregherà.
Quand'ero in prigionia
qualcuno m’ ha rubato
mia moglie e il mio passato,
la mia migliore età.
Domani mi alzerò
e chiuderò la porta
sulla stagione morta
e mi incamminerò.

Vivrò di carità
sulle strade di Spagna,
di Francia e di Bretagna,
e a tutti griderò
Di non partire più
e di non obbedire
per andare a morire
per non importa chi.
Per cui se servirà
del sangue ad ogni costo
andate a dare il vostro,
se vi divertirà.
E dica pure ai suoi
se vengono a cercarmi
che possono spararmi -
io armi non ne ho.




Ivano Fossati, Il disertore
dall'album Lindbergh ( Lettere da sopra la pioggia ), 1992

Video tratto da You Tube




*
Boris Vian ( 1920 - 1959 ), eclettico intellettuale francese ( fu romanziere, poeta, critico, drammaturgo, inventore, ... ), compose questa canzone nel periodo della guerra d'Algeria che, dal 1954 al 1962, fu combattuta dalla Francia contro il Paese nordafricano che reclamava la propria indipendenza. 
Non essendo, a quel tempo, prevista l'obiezione di coscienza, il protagonista si trova costretto a diventare un fuorilegge.

Immagine in alto : Boris Vian

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