In
piena facoltà,
Egregio
Presidente,
le
scrivo la presente,
che
spero leggerà.
La
cartolina qui
mi
dice terra terra
di
andare a far la guerra
quest'altro
lunedì.
Ma
io non sono qui,
Egregio
Presidente,
per
ammazzar la gente
più
o meno come me.
Io
non ce l'ho con Lei,
sia
detto per inciso,
ma
sento che ho deciso
e
che diserterò.
Ho
avuto solo guai
da
quando sono nato
i
figli che ho allevato
han
pianto insieme a me.
Mia
mamma e mio papà
ormai
son sotto terra
e
a loro della guerra
non
gliene fregherà.
Quand'ero
in prigionia
qualcuno
m’ ha rubato
mia
moglie e il mio passato,
la
mia migliore età.
Domani
mi alzerò
e
chiuderò la porta
sulla
stagione morta
e
mi incamminerò.
Vivrò
di carità
sulle
strade di Spagna,
di
Francia e di Bretagna,
e
a tutti griderò
Di
non partire più
e
di non obbedire
per
andare a morire
per
non importa chi.
Per
cui se servirà
del
sangue ad ogni costo
andate
a dare il vostro,
se
vi divertirà.
E
dica pure ai suoi
se
vengono a cercarmi
che
possono spararmi -
io
armi non ne ho.
Ivano Fossati, Il disertore
dall'album Lindbergh ( Lettere da sopra la pioggia ), 1992
Video tratto da You Tube
*
Boris Vian ( 1920 - 1959 ), eclettico intellettuale francese ( fu romanziere, poeta, critico, drammaturgo, inventore, ... ), compose questa canzone nel periodo della guerra d'Algeria che, dal 1954 al 1962, fu combattuta dalla Francia contro il Paese nordafricano che reclamava la propria indipendenza.
Non essendo, a quel tempo, prevista l'obiezione di coscienza, il protagonista si trova costretto a diventare un fuorilegge.
Immagine in alto : Boris Vian
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