(Voleva nascondersi
nella tua schiena
Il tempo che inalbera
imperi
voleva nascondersi
nella tua schiena, ma
correndo inciampò
e gli caddero le
Chiavi)
Bambino
con dita di malta
che posa uova nei nidi
scalzo tra i sassi sputati dal cosmo
dormiente sui pagliericci di una chitarra gitana
stremato e assolto sogna
che posa uova nei nidi
scalzo tra i sassi sputati dal cosmo
dormiente sui pagliericci di una chitarra gitana
stremato e assolto sogna
sogna
un goal al fischio finale
Osannato dall’urlo delle foglie
dal plauso dei grilli
Affonda i piedi nelle nostalgie in cerca di meduse
e colleziona arpeggi per scacciare mosche e permessi negati
Osannato dall’urlo delle foglie
dal plauso dei grilli
Affonda i piedi nelle nostalgie in cerca di meduse
e colleziona arpeggi per scacciare mosche e permessi negati
Bambino
con dita d’acciaio
la nuca spartisce orgogli dorsali e
marine di sogni a occhi aperti
la nuca spartisce orgogli dorsali e
marine di sogni a occhi aperti
Non si
perde tra i binari inchiodati alle tundre
Di mobilità e fatiscenze fa tesoro
Nobile schiaccia voci con canti in controtendenza
e vigila il transito del bruco prima della muta
sprecando sonno e cioccolata
Di mobilità e fatiscenze fa tesoro
Nobile schiaccia voci con canti in controtendenza
e vigila il transito del bruco prima della muta
sprecando sonno e cioccolata
Ché
certe coccole (lui lo sa) non tornano se non
con ali di vanessa.
con ali di vanessa.
Bambino
da Musica nato e posto
tra le braccia dell’Yggdrasill, prossimo
alla scomparsa delle maree
tra le braccia dell’Yggdrasill, prossimo
alla scomparsa delle maree
Scommette
pane e spade tra i torrenti
raccoglie lantane per schermire malinconie
inoltra vermigli per posta ordinaria e
cresce col cuore in spalla
senza abbassare gli occhi
raccoglie lantane per schermire malinconie
inoltra vermigli per posta ordinaria e
cresce col cuore in spalla
senza abbassare gli occhi
Gli
occhi
non li nasconde mai
non li nasconde mai
Io quel bambino l’ho incontrato
l’ho incontrato oggi
e mille anni orsono
l’ho incontrato tra cento albe
l’ho incontrato oggi
e mille anni orsono
l’ho incontrato tra cento albe
L’ho incontrato, mi aspettava
e sulla schiena portava le torrette del tempo
le merlature a pugno chiuso dell’Onniscienza
e sulla schiena portava le torrette del tempo
le merlature a pugno chiuso dell’Onniscienza
Mi aspettava, in piedi e ritto e fermo
Mi aspettava per incontrarmi
Quando non c’era più tempo per l’attesa
Tra gli arbusti dell’Yggdrasill
e gli arpeggi delle farfalle
Mi aspettava per incontrarmi
Quando non c’era più tempo per l’attesa
Tra gli arbusti dell’Yggdrasill
e gli arpeggi delle farfalle
Mi aspettava e aveva le Chiavi
aveva le chiavi e mille fardelli
aveva le chiavi e mille fardelli
Io gli porsi lo scrigno
Lui senza parlare si inginocchiò
Io senza parlare mi inginocchiai
E qualcosa di cieco, su in alto,
qualcosa di stolto irato distorto mai nato
Qualcosa
Su in alto
Pianse.
Lui senza parlare si inginocchiò
Io senza parlare mi inginocchiai
E qualcosa di cieco, su in alto,
qualcosa di stolto irato distorto mai nato
Qualcosa
Su in alto
Pianse.
Alba G., 21.7.13
Img: David Seymour, Bambino nell'Austria del 1948; la stampa.it (torinosette, 3.4.14)
Nessun commento:
Posta un commento