Who I am

Alba Gnazi

Le parole sono una chiave e un ponte, un codice privilegiato e misterioso, un canto: leggo da quando ne ho memoria.
Ancorata alla Musica, trattengo chimere sotto le unghie e mi ricompongo nella luccicanza di gioie minute, a metà tra il surreale e la strada.
E di vagare non smetto.


venerdì 15 novembre 2013

Due di Tutto

 Due di Tutto
e un colpo di tosse come un alfabeto
una fideiussione con la parola
e con le corde di violino che armano i tuoi sospiri
e negano l’implorazione di un diniego
che non avrai da
queste caviglie strette tra le tue cosce,
questa bocca- memoria delle tue dita,
questo fianco- ottantotto tasti per infinite partiture
Genocidio di innocenze e lacerazioni in sublimine
Mi guardi e siamo
Due di Tutto
Zattera il tavolo che ci ingombra
Vermiglio il torpore della mancanza
crocifissa dietro la schiena
sepolta dalla tua lingua
sul collo-linea Maginot di ogni assoluzione
Mi piango di capelli e aliti piani
tormaline che incastri alla mia fronte
Scolpendomi, scoppiandomi
di certezze bluamore
(Qualcosa che sa di caffè che sa di terra che sa di luce
che sferza il ventre
che più lento poi fa male
che qui dentro è occhio e dio
che qui dentro non si mente
che non s’esce, non si evade, non si arresta
(questo)
Due di Tutto
Che scalfisce e conserva.)


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