Tu ricordi l’incostanza del sole
più indietro,
tra un inverno e una marea
Lo ricordi
assaggiarne i succhi, irriverente
tra sottane di spuma
Che ad agitarlo, il sole, forse
cadono mirtilli
Forse, ad agitarlo,
i posti correranno come palomini
e come palomini
non si volteranno quando
le tue radici divaricheranno l’ombra
E sarò fiato tra gli interstizi
e polpa d’aria negli occhi,
Di te
a te e di te,
fin dentro
A sgocciarti dalle ossa, tra le spore
di una madreperla che per te piango
mentre dormi
Mentre
su terre e ligustri
nuove mete scarifica Tirreno
E per terre e ligustri imparare
ad agitare il sole quando tace
quando s’assonna e sbava stelle
E tu cacci avanti le mani, e sorridi
tra le spume dell’inverno
Tra maree che riconosco.
Così come "Tirreno" andremo in nuovi lidi, mete, sempre tenendoci per mano.
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