Who I am

Alba Gnazi

Le parole sono una chiave e un ponte, un codice privilegiato e misterioso, un canto: leggo da quando ne ho memoria.
Ancorata alla Musica, trattengo chimere sotto le unghie e mi ricompongo nella luccicanza di gioie minute, a metà tra il surreale e la strada.
E di vagare non smetto.


sabato 9 maggio 2015

Rami (Branches) - A.

P. Picasso, Rest


(Daughter)
Voglio fare alianti con le mani 
Sul muro lì dove perdoni 
I tuoi sogni con un sospiro umido 
Pervaso dal mio osservare 
Che ti culla e ti ninna, un aliante 
Con le mani a coppa sul viso
Mio nel bacio che ti immagina
Dormire. 



E. Schiele, Four Trees ( part.)
http://egonschiele.net/


(Grandma)
Insegnami
a dormire senza (te)ssere fili di
P. Picasso, Blue nude
ragno tra i verbi detti e i mesi fluiti
a far olio di colza di giorni e presenti; senza
le fascine roride delle ultime nebbie,
il canestro vuoto, la semplicità
di inverni rabboccati da un abbraccio
mai lesinato - i nodi della pelle eran fibra
di donna. Più umida 
 l'alba che adesso mi strattona,
smessi i lineamenti e quel tuo vociare 
mite sui giorni. 
Non ricordo troppe cose. 







E. Schiele, Mother and Daughter
https://sgtr.wordpress.com/tag/egon-schiele/








(Mother)
Io lo so cosa sposti dal tuo
specchio, Madre, oltre
gli occhi che evadono strie
d'ombra e strascichi d'infanzia;
Io lo so, al mattino,
il terrore dei piedi a terra, l'ondeggiare
incauto del caffè, un telefono che ti
profana per non resuscitarti:
parole e morsi al vento, e nessuna voce
a farti ridere il giorno
(io lo so) il vestirti stanco
di albero senza resina. Covi
l'istinto a farti casa e apri 
piano la porta, sperando: io lo 
so.




Bridges over the Seine
M. Chagall



(Son)
Chissà che te ne farai
dei primi ricordi.
Chissà che te ne farai
di questi.
Chissà se ha sentore
di vaniglia il tuo dormire, se altre
notti buone ti riscaldano le stelle
che un dì appesi al soffitto - a fingerti
bambino dentro
plastiche fluorescenti: che c'hai riso,
mosso al riso, condiscendente e già custode
di un corpo e di segreti a me vietati, a me
che ogni notte
faccio alianti con le mani lì,
dove meglio risuoni,
per potermi
addormentare.
(Alba G., 05/2015)




























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