Io per essere sono, poi piego gli stipiti a mezzo e mi sembrate
angolari e sfocati come quando attraverso un bicchiere di birra
la sera.
Soli che più si potrebbe e per giunta
mani addosso alle dissonanze del vocabolario e delle
pretese presenze labiali, cellulari.
La parvenza di dignità di una falena
intasata di ombre nei crocicchi
di luna piena.
Non ho visto l’eclissi perché dormivo acqua
da tutte le
pelli che mi spiegano.
Non sono stata stuprata dalla tua interezza
ma da te a frammenti
rimozione forzata
da cui gli ottagoni di luce nel menarca bianco,
occaso e vittima.
Porgi i sensi a un bacio piano
che a vista la guancia
lacrimando mi vede.
Alba Gnazi
Questo inedito è presente sul sito di Words Social Forum (vedi qui: http://wordsocialforum.com/2015/10/05/prospettive-omaggio-di-parole-a-stanley-kubrick/) per un omaggio a Stanley Kubrick.
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